I partner di LV8

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{"uniqueId":"grid_articledcl","mobileExpanded":true,"html":"E' quando il gioco finisce che inizia una nuova avventura. Con LV8, la App ideata da Fondazione Vodafone Italia per offrire in modo divertente a ragazze e ragazzi una formazione digitale, la scritta “game over” non è sinonimo di “non c’è più niente da fare”. Anzi è proprio in quel momento che chi ha completato il percorso di LV8 può iniziare a fare sul serio: dopo il gioco c’è la possibilità di cimentarsi con corsi gratuiti e altre opportunità offerte dai partner di Fondazione Vodafone. \r\n“Abbiamo creato un percorso coinvolgente, che trasmette competenze digitali utili nel mondo del lavoro attraverso la gamification”, spiega Adriana Versino, consigliere delegato della Fondazione. “Ma sin dall’ideazione eravamo consapevoli di essere un pezzo di una catena del valore. E allora ci siamo chiesti: come possiamo fare maggiormente leva su questo ecosistema offrendo altre opportunità a chi ha giocato e superato tutti i sette livelli previsti?”\r\nE’ nata così l’idea di un ottavo livello, nel quale i giocatori vengono indirizzati verso corsi di formazionetradizionali veri e propri già presenti e messi a disposizione da aziende o da altri enti del terzo settore, che diventano così partner di LV8. Si crea in tal modo un circolo virtuoso che “cattura” l’attenzione dei giovani attraverso il gioco, dà loro le prime nozioni digitali e infine li indirizza verso ulteriori corsi e opportunità più vicine al mondo del lavoro. Con un evidente vantaggio sia per i partecipanti, che hanno l’occasione di farsi notare da aziende e istituzioni, sia per queste ultime che si ritrovano dei candidati per certi versi “selezionati”, in termini di competenze di base e di motivazione, proprio dall’aver superato le prove di LV8.\r\nUna prospettiva c<she è piaciuta per esempio a Fondazione Cariplo con il suo programma NEETwork, un progetto che già da qualche tempo si rivolge alla componente più fragile dei neet, ovvero giovani con bassa scolarizzazione e back ground socioculturale deprivato che hanno difficoltà a riattivarsi autonomamente. In particolare, NEETwork offre a tali giovani la possibilità di intraprendere un percorso di avvicinamento al mercato del lavoro fatto di un “pacchetto di opportunità” tra loro integrabili o complementari, composto di: rafforzamento e orientamento al mercato del lavoro, formazione in ambito digitale e tirocinio retribuito della durata di 6 mesi presso un ente di terzo settore o presso una impresa (compatibilmente alla disponibilità di posizioni di tirocinio).\r\nAltro partner di LV8 è Binario F from Facebook, uno spazio, anche fisico, che Facebook mette a disposizione della comunità, dove nativi digitali, studenti, imprenditori, aziende, sviluppatori e ONG possono frequentare gratuitamente corsi e attività per migliorare le proprie conoscenze digitali e impararne di nuove.\r\nC’è poi il programma Generation voluto da McKinsey per aiutare i giovani italiani a sviluppare competenze altamente qualificate, fornendo così alle imprese i profili professionali di cui hanno bisogno.\r\nInfine Powercoders, l’“Academy per migranti e rifugiati” il cui obiettivo è formare chi ha lasciato il proprio Paese in modo che abbia competenze informatiche da spendere nel luogo di destinazione. La collaborazione con LV8 è stata operativa sin dalle fase iniziali del progetto, con un giovane proveniente dal Sud Sudan e oggi integrato nella società italiana proprio grazie a Powercoders, che ha contribuito a testare le prime versioni del learning game di Fondazione Vodafone.\r\nMa la schiera di partner potrebbe essere ulteriormente ampliata. Sono per esempio in corso colloqui con Google Italia, che già supporta Crescere in Digitale, un corso di formazione online gratuito riservato agli iscritti a Garanzia Giovani, ideato per approfondire le competenze digitali e offrire migliaia di tirocini che aiutino le imprese a migliorare la propria presenza online.\r\n“Ci sono molte offerte di corsi e tirocini, ma spesso i veri destinatari non ne sono a conoscenza”, conferma Adriana Versino. “Uno dei nostri obiettivi è che LV8 serva a mettere in contatto domanda e offerta di formazione digitale. E che, un giorno, lo possa fare in modo personalizzato: un algoritmo, studiando i punteggi accumulati nei diversi livelli del nostro gioco, potrebbe indirizzare i ragazzi che l’anno completato a seconda delle loro attitudini”.\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}

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