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{"uniqueId":"grid_articledcl_copy","mobileExpanded":true,"html":"<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Nel sorriso e la gioia di Katia, con la medaglia di bronzo al collo, c'è tutto il sogno di Alex. Non a caso lei per prima lo ha ribadito poco dopo la vittoria: \"Sono qui per lui, se sono qui è merito suo. Ho imparato questo sport da lui\". </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Katia Aere è la prima medaglia paralimpica di Obiettivo3, il progetto voluto da Alex Zanardi proprio per coinvolgere nuovi atleti nelle discipline sportive, per formare nuovi campioni che possano vivere il sogno delle Paralimpiadi. Katia, 50 anni, infermiera friulana, questo sogno lo ha cavalcato fino in fondo: ha iniziato nel 2018 con Obiettivo3 diventando in poco tempo regina dell'handbike. </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Ora a Tokyo2020 nella prova in linea della categoria H5 ha conquistato la medaglia di bronzo, la sua prima medaglia, ma anche la prima ottenuta grazie al progetto di Alex Zanardi, quell'Obiettivo3 di cui Fondazione Vodafone Italia è main partner. </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">La paraciclista friulana per quattro anni ha inseguito il sogno oggi diventato realtà, lo stesso che ha sempre avuto Alex per lei riconoscendo il suo talento e contribuendo ad allenarla per mesi. Dopo una bella carriera nel nuoto, l’atleta di Spilimbergo si è cimentata nell'handbike proprio grazie a Obiettivo3, iniziando giorno dopo giorno a pedalare sempre più forte e dopo soli 3 anni è stata tesserata con Anmil Sport Italia. </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">All'arrivo al traguardo, per Katia lacrime di gioia che racchiudono tutta la sua forza, l'orgoglio, il coraggio e la determinazione per arrivare alla medaglia conquistata dopo che nel 2003 un’improvvisa malattia autoimmune ha minato il suo fisico portandola in un percorso di cure lunghe e complesse. Una medaglia che ha dedicato anche ad Alex, e \"alle donne che amano lo sport, a cui dico solo che l’età anagrafica è un numero sulla carta d’identità. L’età è nell’anima, credere nelle possibilità e raccogliere tutto il bello che si può prendere. Dedico la mia prima partecipazione a mamma, papà, al coach e a mio marito che dovrebbero farlo santo. Io mi sono fatta un regalo di compleanno. A 50 anni niente paura\".</span><br>\r\n</p>\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}