{"uniqueId":"grid_headingdcl_copy_copy_1678832235","mobileExpanded":true,"level":"3","text":"\"Lo sport è libertà. Vorrei ispirare altri giovani a uscire di casa e reagire. Vedrete, è fantastico\"","isLeading":false,"isTrailing":true,"hasNoGutter":false,"isCenterAligned":false,"react_component_name":"headingDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/headingDCL"}
{"uniqueId":"grid_headingdcl_copy_copy","mobileExpanded":true,"level":"5","text":"Dal nuoto all'handbike sino al paratriathlon. La storia di Mauro Preziosa, atleta di Obiettivo3, che sogna la maglia azzurra e corre per sfidare sé stesso. \"Spero presto di riabbracciare Alex Zanardi e correre ancora con lui\".","isLeading":false,"isTrailing":true,"hasNoGutter":false,"isCenterAligned":false,"react_component_name":"headingDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/headingDCL"}
{"uniqueId":"grid_bsvideo","link":"https://www.youtube.com/embed/Jj3w5d1NcI8","autoplay":false,"hideControls":false,"react_component_name":"videoDclComponent",":type":"webaem/components/content/productList/details/bsVideo"}
{"uniqueId":"grid_articledcl_copy","mobileExpanded":true,"html":"<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">I suoi elementi sono l'acqua, la libertà, il vento in faccia quando corre e un tuffo in una continua lotta a superare i suoi limiti, a volte con un po' di incoscienza. Solo così, continuando ad allenarsi e a lottare, Mauro Preziosa spera un giorno di coronare il suo grande sogno, \"vestire la maglia azzurra\". Insieme a un altro desiderio: \"Poter riabbracciare Alex Zanardi e farci una corsa insieme, se ha bisogno lo trascino pure\", dice con sorriso e speranza.</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Mauro, atleta paralimpico di Bisceglie, affetto da paraparesi spastica fin da dopo la nascita, è uno dei promettenti atleti che da qualche anno fanno parte della grande famiglia di Obiettivo3, il progetto fondato dal campione paralimpico Alex Zanardi per avviare e sostenere persone disabili a intraprendere una attività sportiva e lanciarle nel mondo dello sport. </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Ha iniziato dall'acqua, con il nuoto, \"che per me è davvero libertà\" dice. Poi nel 2019 è entrato in Obiettivo3 dove è scattato l'amore per l'handbike e da lì la scelta di lanciarsi nel paratriathlon, una \"enorme sfida contro sé stessi, fatta di fatica e di grandi soddisfazioni\". A Fondazione Vodafone Italia, che sostiene Obiettivo3, Mauro racconta l'importanza di non mollare mai, anche per essere d'esempio \"ai giovani e spronarli a uscire di casa, a credere in loro\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Che rapporto hai con lo sport?</b><br>\r\n \"Da tanti anni faccio nuoto paralimpico. L'acqua mi ha sempre salvato, aiutato. Poi nel 2019 sono entrato in Obiettivo3: un paradiso ad occhi aperti. Ho avuto la fortuna di conoscere Alessandro e questa straordinaria famiglia di atleti, tutti con problemi diversi ma la stessa voglia costante di dimostrare a sé stessi di potercela fare. Così grazie a Obiettivo3 ho scoperto l'handbike: un nuovo mondo. Per uno come me \"costretto\" in un corpo e che deve conquistarsi delle libertà, scoprire l'handbike è stato fantastico. Poi purtroppo dopo i primi chilometri nelle braccia è arrivata la pandemia che ha bloccato tutto. Ma non mi sono fermato, perché ho scoperto il triathlon: acqua, vento, corsa sulla carrozzina olimpica. Un mese dopo ho partecipato alla mia prima gara di paratriathlon a San Benedetto del Tronto. Mare grosso, vento, pioggia. La carrozzina l'ho avuta il giorno stesso della gara, l'handbike l'avevo da due giorni. Nonostante tutto sono arrivato terzo. Ecco cosa mi dà lo sport: libertà, forza, prospettiva\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Cosa significa sfidare i propri limiti?</b><br>\r\n \"Io amo la velocità. Da ragazzo provavo a correre ma per la mia condizione cadevo subito. Non potevo andare in bici e fare salite o discese. Scoprire l'handbike e poterle fare, sentire il vento in faccia, è stato spaventosamente bello. Lo sport è libertà ed è un obiettivo contro un avversario fatto dalla mia stessa persona. Io corro prima contro di me e poi contro gli altri. Nell'ultima gara di paratriathlon si sono rotti gli occhialini, ho nuotato con la muta che non avevo mai usato prima, stessa cosa per la carrozzina, che oltretutto ho usato senza guanti. Avevo i piedi bagnati e l'inizio di crampi. Ma sono arrivato fino in fondo. Con forza e incoscienza, quella di provarci. Rompere i miei limiti mi ha dato una gioia pazzesca\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Una sfida da insegnare anche ai più giovani?</b><br>\r\n \"Spero di essere un esempio per i giovani. Obiettivo3 è stato maestro per me. Perché l'obiettivo è sempre quello di tirar fuori le persone da casa. Molti atleti paralimpici oggi in media hanno oltre 27 anni. Ci sono pochi ragazzi giovani con disabilità fisica che si avvicinano allo sport. Mi piacerebbe che anche i più giovani uscissero di casa e provassero la libertà che ti può dare lo sport. Non tutti dobbiamo per forza fare paratriathlon, ci sono tante discipline, dal nuoto sino alle bocce. L'importante è provarci, conquistare nuove libertà. Se riuscissi a trasmettere questo a qualche giovane sarai molto felice\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Qual è il tuo sogno?</b><br>\r\n \"Vorrei partecipare ai campionati italiani di paratriathlon a giugno e poi eventualmente all'Ironman di Cervia se si farà. Il mio sogno è quello di indossare una volta la maglia azzurra, la nazionale. Ma mi devo preparare per arrivarci. Per ora mi godo gli scalini fatti fin qui\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Come è iniziata la tua avventura con Obiettivo3? E cosa vorresti dire ad Alex?</b><br>\r\n \"Ho compilato un form dove spiegavo perché volevo partecipare. Un mese dopo mi hanno invitato a un campus a 1200 km da casa mia. Ho preso il treno e le mie stampelle e sono partito da solo senza pensarci troppo. Arrivato là ho trovato una famiglia e Alex Zanardi mi è venuto incontro come se fossi qualcuno che già conosceva. Mi ha disarmato la sua umanità e la sua forza, è stato fantastico. Qualora dovessi rivederlo e abbracciarlo vorrei mostrargli i miei progressi, quelli che lui mi ha aiutato a compiere, e poi lo inviterei a fare un giro in handbike, sono disposto anche a trascinarlo, ovunque. Perché come lui insegna, bisogna sempre reagire\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"> </span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><i>14 aprile 2021</i></span></p>\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}