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{"uniqueId":"grid_articledcl","mobileExpanded":true,"html":"<p><i>Milano, 21/07/2020</i></p>\r\n<p>Voi dormite, il vostro smartphone no: sembra riposare anche lui sul comodino dove l’avete messo in carica per la notte, e invece elabora una strategia per contrastare il Covid-19. O il cancro. Insieme ad altre centinaia di migliaia di smartphone nel mondo, tutti quelli cioè i cui proprietari hanno scaricato l’app DreamLab di Fondazione Vodafone.<br>\r\n<br>\r\nNata nel 2015 per sostenere progetti di ricerca sul cancro, DreamLab e’ l’app di Fondazione Vodafone che permette a chiunque abbia uno smartphone di dare un contributo concreto alla ricerca in campo medico, semplicemente dormendo. DreamLab sfrutta infatti la potenza di calcolo degli smartphone – la stessa che usiamo per la posta elettronica, app, streaming di video o musica ma che di notte diventa una risorsa inutilizzata – per elaborare pacchetti di dati e restituirli ai ricercatori, accelerando i tempi necessari per concludere la propria ricerca.  <br>\r\n<br>\r\nOra questa app può essere utilizzata anche per combattere il coronavirus. Il progetto “Coronavirus”, infatti, è stato lanciato ad aprile, nel pieno della crisi pandemica in Europa, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Vodafone e l’Imperial College, una delle più prestigiose università britanniche.<br>\r\n<br>\r\n“Questi sono tempi senza precedenti che richiedono soluzioni scientifiche radicali e senza precedenti”, ha spiegato  George Hanna, capo del Dipartimento di Chirurgia oncologica dell’Imperial College. “Il team del progetto DreamLab: Corona-AI ha sfruttato le proprie conoscenze e il proprio successo nell'uso dell’Intelligenza Artificiale per scoprire le proprietà anticancro nei farmaci e negli alimenti esistenti e lo sta ora utilizzando per contrastare questa nuova minaccia globale”.<br>\r\n<br>\r\nPer la riuscita del progetto, è necessario che ognuno dia il proprio contributo. Centinaia di migliaia di telefoni in carica per la notte, se messi in rete, possono infatti raggiungere una potenza di calcolo maggiore di quella dei più potenti supercomputer. Se un normale PC, in funzione 24 ore al giorno, impiegherebbe decenni per elaborare i dati, una rete di 100.000 smartphone interconnessi di notte può eseguire lo stesso compito in un paio di mesi.<br>\r\n<br>\r\nCome detto, grazie a DreamLab è possibile sostenere anche la ricerca oncologica. E’ infatti possibile scegliere di contribuire al progetto lanciato l’anno scorso da Fondazione Vodafone Italia in collaborazione con l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) per sostenere la ricerca “Genoma in 3D”, condotto con il sostegno di AIRC presso IFOM. Sono migliaia i “dreamers” che stanno danno il loro contributo e l’Italia è tra i paesi più attivi. Dal lancio del progetto Coronavirus sono circa 170mila gli italiani che ogni notte sostengono la ricerca dell’Imperial College su un totale di oltre 250.000 impegnati in tutto il mondo.<br>\r\n<br>\r\nDopo aver avviato l'app è possibile scegliere a quale progetto donare la potenza del proprio smartphone e quanti dati di rete mobile o Wi-Fi.. DreamLab è disponibile sia su App Store sia su Play Store e non è necessario essere clienti Vodafone per utilizzarla.</p>\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}